martedì 18 gennaio 2011
Ebbene si, la donna senza volto di Silvio, sono io. PARTE SECONDA
Durante i successivi incontri Silvietto non fu mai avaro di complimenti, se una volta la mia bocca gli ricordava quella di Mara Carfagna, l'altra le mie mani gli richiamavano alla memoria quelle della Prestigiacomo (e dire che ho sempre pensato di avere le mani troppo grandi...), alle sue attenzioni rabbrividivo di piacere anche se mi venivano dubbi sul fatto che mi vedesse come un puzzle tipo il gioco "Indovina chi?".
Io cercavo sempre di distrarlo, carico di pensieri e preoccupazioni come puo' essere un Presidente del Consiglio... e ci riuscivo sempre!
Parlavamo di cose leggere, poco impegnative, la mia collezione di Hello Kitty, l'ultima ricetta della "Prova del cuoco", le novita' negli smalti per unghie, lui si vedeva che era felice, si rilassava.
C'era una regola d'oro pero', bastava non pronunciare certe parole, una volta arrivai ad un incontro con lieve ritardo e mi scappo' di dire che avevo avuto un impedimento, lui si rabbuio subito, gli avevo rimembrato il legittimo impedimento, mi ci vollero 20 minuti per farlo tornare a sorridere.
Passavano i mesi ed il nostro rapporto si faceva sempre piu' profondo ed intimo, i nostri tete a tete sempre piu' frequenti, non avevo quasi piu' tempo per frequentare le mie amiche e ricevetti delle lagnanze in merito da parte di molte d'esse: "Insomma Fifi per vederti bisogna fare una richiesta in carta da bollo?", (le mie amiche mi chiamano Fifi, ma per il mio tenerone sono Rebby, abbreviativo di Rebecca).
Lui e' sempre stato un gentiluomo, mai che mi abbia fatto domande imbarazzanti tipo dove lavori (per fortuna) o quanti anni hai (ne ho quarantadue, ma dico a tutti 33, come gli anni di Cristo).
La nostra relazione era molto dolce, delicata, fatta carezze, piccole attenzioni e smancerie, fino a che non si arrivava sulla soglia della camera da letto poi spegnevamo la luce e si salvi chi puo'; tutta la dolcezza lasciava spazio ad un fuoco di passioni, a piroette spregiudicate con il sottofondo musicale della "Cavalcata delle valchirie" che a lui piace da impazzire.
Spesso mi viene da pensare che tutta questa foga amatoria derivi dal fatto che voglia compensare la minidotazione fisica, ma questo non importa (anzi tanto meglio per me).
Ne ho discusso una volta col mio amico Lele (Mora), lui con Fabrizio (Corona) aveva il problema opposto, visto che lo ha ammesso lui in pubblico so che non gli sto facendo alcun torto.
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