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LO SCOPO DI QUESTO BLOG

Ho aperto questo blog con l`intento, non solo di fornire informazioni sul mondo GLBT, ma sopratutto per stimolare una resistenza attiva alla dilagante ipocrisia che infetta sempre piu` l`Italia e non solo. Penso sia giunto il momento di reagire per difendere i nostri diritti, democraticamente ma con grande determinazione. Quindi ben vengano smascheramenti di personaggi pubblici che pubblicamente si esprimono contro i gay e poi allargano le gambe nel primo vicolo oscuro, preti pedofili e di malaffare, cosi` come creero` liste di aziende che hanno discriminato per motivi di gender e cerchero` di capire attraverso interviste come si fa ad appartenere al mondo GLBT e contemporaneamente votare per chi questo mondo lo osteggia con tutte le forze.
Ogni indicazione o suggerimento che mi aiuti in questa lotta e` benvenuto, cosi` come sono benvenute partecipazioni dirette a livello redazionale.
Sono convinto che ne leggeremo delle belle!

venerdì 2 aprile 2010

Preti pedofili: Lelio Cantini




Don Lelio Cantini. Tra il 1975 ed il 1985 l'ex parroco avrebbe assicurato alle giovani presunte vittime che tramite quei rituali «si sarebbe realizzata la più piena comunione eucaristica», proibendogli ovviamente di riferire di tali pratiche all'esterno della parrocchia. Pena, la dannazione  e l'allontanamento. Una delle ragazze abusate, all'epoca dei fatti dodicenne, ha dichiarato che Lelio Cantini la rassicurava dicendole che lei «era la prescelta come la Madonna, che aveva avuto Gesù a dodici anni». Tali frasi sarebbero servite a plagiarla, impedendole di parlare, ma non le avrebbero impedito l'insorgere di veri e propri conati di vomito al solo pensiero dell'accaduto. Altri plagi sarebbero avvenuti per scopi diversi, come per esempio quello di creare un potere alternativo a quello ufficiale (secondo Cantini, corrotto), indirizzando con il ricatto i ragazzini al seminario: «Quelli lassù ti hanno scelto per fare il sacerdote e se non accetti ti caccio dalla parrocchia per sempre». Per plagiare le giovani menti, l'ex parroco si sarebbe avvalso della collaborazione di colei che veniva chiamata «la Veggente», per anni perpetua  della parrocchia.

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