venerdì 2 aprile 2010
Preti pedofili: Lelio Cantini
Don Lelio Cantini. Tra il 1975 ed il 1985 l'ex parroco avrebbe assicurato alle giovani presunte vittime che tramite quei rituali «si sarebbe realizzata la più piena comunione eucaristica», proibendogli ovviamente di riferire di tali pratiche all'esterno della parrocchia. Pena, la dannazione e l'allontanamento. Una delle ragazze abusate, all'epoca dei fatti dodicenne, ha dichiarato che Lelio Cantini la rassicurava dicendole che lei «era la prescelta come la Madonna, che aveva avuto Gesù a dodici anni». Tali frasi sarebbero servite a plagiarla, impedendole di parlare, ma non le avrebbero impedito l'insorgere di veri e propri conati di vomito al solo pensiero dell'accaduto. Altri plagi sarebbero avvenuti per scopi diversi, come per esempio quello di creare un potere alternativo a quello ufficiale (secondo Cantini, corrotto), indirizzando con il ricatto i ragazzini al seminario: «Quelli lassù ti hanno scelto per fare il sacerdote e se non accetti ti caccio dalla parrocchia per sempre». Per plagiare le giovani menti, l'ex parroco si sarebbe avvalso della collaborazione di colei che veniva chiamata «la Veggente», per anni perpetua della parrocchia.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento